testata Thailandia Autentica

Thailandia

Thailandia Autentica

Tour Thailandia

11 GIORNI / 10 NOTTI

TOUR DI GRUPPO

GUIDA IN ITALIANO

Partenze

sabato da Bangkok

minimo 2 partecipanti

 

Pasti

10 colazioni, 9 pranzi, 3 cene

 

Il Meglio Del Tour

Walking tour di Chiang Mai e dei mercati tradizionali

Centro Elefanti sostenibile

Villaggi Tribali

Attività solidali in una scuola orfanotrofio

Walking tour a Rattanakosin

 

1° giorno: Chiang Mai
Arrivo a Chiang Mai, accoglienza e trasferimento in hotel. Pomeriggio a disposizione, pasti liberi e pernottamento.

2° giorno: Chiang Mai
Prima colazione in hotel e partenza per la visita di Chiang Mai attraverso due walking tours. Gli spostamenti avverranno a bordo dei locali “Rot Daeng”, piccoli camioncini adibiti al trasporto pubblico. Si parte dalla sponda esterna del fiume Ping raggiungendo un’area che nel periodo coloniale vide l’insediamento di molti commercianti occidentali asiatici, dediti all’esportazione dei celebri prodotti artigianali di Chiang Mai. Questo quartiere è oggi abitato dalla cosiddetta “Ket Community”, un crogiuolo di etnie, mentre l’architettura mostra ancora alcune residenze dell’epoca edificate in stili ibridi. Qui si trova anche il Wat Ket Karam, uno dei templi più antichi di Chiang Mai, che offre al visitatore alcune soluzioni architettoniche di grande pregio. Tra queste uno stupendo tetto dorato edificato su ben cinque livelli sovrapposti. Si attraversa quindi a piedi il Chansom Memorial Bridge fino a giungere al Warorot, il mercato tradizionale più grande e conosciuto di Chiang Mai. Qui si trova ogni bene in vendita e il noto e pittoresco reparto dedicato al commercio dei fiori. Su richiesta e tempo permettendo si potrà anche partecipare ad una breve dimostrazione di composizione delle tradizionali ghirlande di fiori che rappresentano uno degli aspetti culturali più tipici del paese. Una delle strade del mercato di Warorot è anche ricca di venditori di oggetti artigianali provenienti dalle tribù delle montagne. Sono gli stessi artigiani dei villaggi tribali che producono e vendono i loro prodotti al mercato. Gli acquirenti sono in prevalenza tribali a loro volta. Il grande mercato di Warorot confina con l’antico complesso templare del Wat Saen Fang che sarà attraversato fino a raggiungere la Tapae Road, la grande arteria che taglia la città di Chiang Mai da Est a Ovest e conduce alla celebre Pratu Tapae, la porta Est dell’antico nucleo storico che sarà raggiunto ancora a bordo dei "Rot Daeng". Pranzo presso una trattoria tipica del centro con piatti della cucina Lanna del Nord ed a seguire visita a piedi della città antica. Si partirà dal Wat Phantao, tempio risalente al XIV secolo e tra i più begli edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ infatti (il luogo di preghiera dei fedeli) è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito. A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli. Si prosegue quindi per la piazza dislocata nel cuore del centro storico dove vengono rievocati la fondazione della città ed i suoi aspetti culturali più caratteristici. Al centro della piazza si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, all’interno di un edificio edificato in stile coloniale, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi delle genti del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio più antico e forse più affasciante dei 119 luoghi di culto racchiusi tra le antiche mura. Si tratta del Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. Sull’angolo nord-ovest della piazza si trova invece il complesso del Chuan Chom, non lontano dal palazzo che nel XIX secolo assunse la funzione di carcere femminile della città. Si è conservata fino ad oggi la tradizione che diverse ex-detenute trovassero impiego in questo complesso come massaggiatrici. Il complesso è anche dotato di bar e ristorante. A richiesta e a seconda della disponibilità da verificare al momento, I partecipanti potranno provare il massaggio delle ex-detenute (massaggio ed eventuali consumazioni facoltative e non incluse nella quota del tour). Rientro in hotel al termine del walking tour per la cena libera ed il pernottamento.

3° giorno: Chiang Mai - Chiang Dao
Prima colazione in hotel e partenza verso le montagne a nord della città. Immerso in un esotico paesaggio montano si trova uno dei rarissimi centri approvati dalle associazioni animaliste dove poter entrare a contatto con gli elefanti. I canoni per il rispetto di questi giganti prevedono che gli avventori possano avvicinarsi a loro, seguirli nella jungla e studiare le loro abitudini alimentari e le loro tecniche di sopravvivenza nell’habitat naturale. Non è invece contemplato il contatto fisico con l’animale o l’entrare a stretto contatto con loro. Si trascorre al centro l’intera mattinata. Esperte guide locali conducono i visitatori nella jungla seguendo gli elefanti da debita distanza impartendo spiegazioni dettagliate sui loro stili di vita. Pranzo al centro e nel pomeriggio si prosegue ancora verso nord fino a giungere nella grande vallata alle pendici del Doi Luang Chiang Dao, la terza montagna più alta della Thailandia e dalla forma inconfondibile. Il possente massiccio si eleva infatti dalla vallata, a 500 mt sul livello del mare, salendo verticalmente a formare enormi pareti che terminano in una serie di picchi a cuspide i più alti dei quali sfiorano i 2200 metri. Le pendici di questo colosso naturale sono punteggiate da villaggi tribali abitati da varie etnie. Negli ultimi due secoli le montagne del Nord della Thailandia hanno costituito la destinazione finale delle migrazioni di vari popoli dalle diverse origini. Etnie delle montagne quali Karen, Palaung, Thai Yai, Akha, Lisu, Hmong e Lahu sono giunte fino a qui dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya. Nel pomeriggio si potranno scoprire alcuni di questi villaggi. Di particolare interesse le comunità Palaung che avendo seguito una cultura di isolamento ha conservato meglio di altre le proprie identità peculiari. I Lisu sono invece un popolo fiero ed altresì ospitale. Gli Akha sono tra le comunità più predisposte al commercio ed al contatto con l’esterno. I loro abiti tradizionali sono tra i più ricchi ed appariscenti. Sistemazione in hotel, cena libera e pernottamento.

4° giorno: Chiang Dao - Thaton
Prima colazione e partenza per recarsi al mercato di Chiang Dao, punto di riferimento per gli abitanti dei villaggi tribali circostanti. Nelle prime ore del mattino le vie del mercato si colorano del giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero dei Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. I mercati si attivano prima dell’alba al fine di servire i compratori prima che si rechino al lavoro nei campi. Dai villaggi i venditori scendono a piazzare i loro prodotti agricoli per monetizzare gli importi occorrenti per acquistare a loro volta i beni che non producono in proprio. È questo un sistema di scambio più elaborato del baratto e che non vincola le comunità montane ad un’economia di sussistenza. Qui si potranno acquistare grandi provviste di cibo da donare alla scuola-orfanotrofio nascosta nella jungla. I partecipanti si potranno dividere i compiti per aiutare la cuoca. Se lo desiderano potranno inoltre mangiare assieme ai bambini (in alternativa è possibile pranzare presso un locale homestay posto in posizione panoramica sui dirupi del Monte Chiang Dao). Il pomeriggio sarà dedicato alla visita delle Grotte Chiang Dao note per la ricchezza e bellezza di gigantesche stalattiti. Le grotte celano anche luoghi di culto centenari. Ultimo trasferimento di giornata in direzione di Thaton, un remoto distretto nel profondo nord del paese e luogo di intensi scambi culturali grazie alla prossimità alla Birmania. Thaton corre lungo la linea di confine tra i due paesi, qui geograficamente collegati tra loro attraverso le acque del fiume Maekok che scende dalla Birmania solcando strette vallate tra le montagne fino a giungere a Thaton e alla Thailandia. Sistemazione in un informale resort posto in prossimità del piccolo centro abitato. Cena libera e pernottamento.

5° giorno: Thaton - Mae Salong
Prima colazione in hotel e partenza per le visite della giornata. Le montagne che dividono Thailandia e Birmania saranno le protagoniste della giornata. Nella prima mattinata si risale il fiume Maekok a bordo di una “long tail boat”, strette imbarcazioni in legno a motore capaci di sfrecciare ad alta velocità anche con basse profondità, fino a raggiungere il punto di confine tra i due paesi. A seguire si salirà sulle montagne proseguendo in direzione nord-est e costeggiando il confine. Oltre alle popolazioni tribali, si incontrano anche i protagonisti dell’ultima grande migrazione verso queste terre che risale alla metà del XX secolo: i cinesi nazionalisti seguaci di Chiang Kai-shek fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Migrando, hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo. La montagna del Mae Salong è famosa per il tè cinese. Le coltivazioni sono in prevalenza della qualità Oulong, a pianta bassa, ma occasionalmente si possono incontrare anche le secolari piante di Assam ad alto fusto. Saliti in quota, si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio creando un effetto visivo di forte effetto. Presso i villaggi Akha abbarbicati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Qui un erto percorso corre sopra il confine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante birmano del confine. Pranzo in un informale ristorante locale sul monte Mae Salong. Al termine delle visite si scenderà verso valle fino ad incontrare una zona collinare ai piedi delle grandi montagne. Qui si trova l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere. In serata, cena street food in compagnia della guida presso il mercato del piccolo centro montano di Mae Salong Nai. Pernottamento in Farmstay.

6° giorno: Mae Salong
Colazione tribale al farmstay a base di prelibatezze locali. A seguire, visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali dell’Ahsa si distingue l’albero del caucciù. Il fattore ci mostrerà come estrarre la gomma naturale dalla corteccia. A seguire, apprendimento delle tecniche di semina o raccolta del riso a seconda della stagione (abbigliamento consono fornito in loco). Si potrà poi provare la sauna che i locali praticano all’interno di gabbie per galli da combattimento convertiti per l’occasione! Pranzo in ampli padiglioni che sovrastano i campi di riso. Nelle prime ore del pomeriggio a scelta dei partecipanti relax oppure si potrà percorrere un percorso nella jungla che conduce fino ad un villaggio tribale Akha. Si tornerà quindi al vicino mercato per acquistare gli ingredienti per la cena a base di pietanze tribali Akha che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Questa informale cooking class sarà l’occasione per apprendere la sapienza locale nel preparare piatti speziati e deliziosi. Cena a base delle pietanze preparate e pernottamento.

7° giorno: Mae Salong - Bangkok
Prima colazione in hotel e trasferimento all'aeroporto di Chiang Mai per il volo verso Bangkok. All'arrivo incontro con un incaricato e trasferimento a Rattanakosin, la Bangkok antica. Sistemazione in hotel dislocato nei pressi del Democracy Monument / Ratchadamnern Road. Rattanakosin è il nucleo di fondazione della città di Bangkok e si è sviluppata a partire dalla fine del XVIII secolo. Un tempo era circondata dai fiume Chao Praya e da una fitta rete di canali artificiali, tanto che assunse l’appellativo di "isola". Oggi Rattanakosin è nota soprattutto per ospitare il Palazzo Reale, i più sacri templi della città, i ministeri e vari uffici di alta rappresentanza. Ma questo quartiere è oggi anche densamente abitato dalla popolazione locale ed offre uno spaccato di vita comune che va oltre lo splendore dei palazzi più famosi. Il quartiere ospita mercati, piccoli ristoranti che offrono piatti autentici, e soprattutto mette in evidenza gli aspetti culturali e di costume del “Paese del Sorriso”, all’insegna del più sfrenato sincretismo. Rattanakosin è stata infatti per oltre due secoli il punto di incontro tra il Siam ed il resto del mondo. Commercianti e diplomatici europei, cinesi, indiani e mediorientali hanno nel tempo lasciato proprie eredità culturali che a Rattanakosin si sono fuse in modo a volte casuale ed irrazionale, e le forme di culto ne sono l’esempio più concreto. Un occhio poco attento potrebbe infatti affermare che Rattanakosin è il luogo dove incontrare il Buddhismo, il Brahmanesimo e il Confucianesimo uno di fianco all’altro. In realtà queste religioni si sono qui fuse a costituire una nuova identità immaginata e vissuta in modo originale esclusivamente dai thai. Questa singolare forma di sincretismo, e l’aspetto culinario, sono i temi trainanti del walking tour di oggi. Partenza dall’Ayathorn Hotel posto di fronte al celebre Wat Saket, la "montagna d’oro" di Rattanakosin. Da qui si procederà verso il palazzo del municipio dietro al quale si apre una fitta rete di vicoli ricchi di street food di alta qualità (molti venditori della zona sono presenti nella guida Michelin). Si potrà assaggiare il fritto di taro, radicchio o tofu, ma anche il ‘khao-na-kai’ a base di pollo. Si giunge così al sito della prima religione: il Chao Pho Seua, un santuario Confuciano che si trova all’intersezione di due strade. La leggenda racconta che il santuario ha una funzione protettiva per il quartiere, annientando gli spiriti maligni che provengono dalla strada posta direttamente di fronte al proprio ingresso. Ancora street food nell’isolato seguente. L’assaggio questa volta è del celebre mango e ‘khao niaow’ (riso impastato con denso latte di cocco). Si entra quindi in un’area di forte spiritualità buddista. Decine di negozi qui vendono oggetti di culto, vesti per monaci, offerte da portare ai templi, e vari altri oggetti utilizzati nei riti buddisti. Si giunge così al ‘Sao Chincha’, o ‘grande altalena’. Edificata in legno ed alta oltre trenta metri, veniva un tempo utilizzata dai brahmini per riti propiziatori brahmanici. Non stupirà quindi la presenza di divinità brahmaniche poste nelle vicinanze a guardia dei vari isolati. Spicca qui la fede per il Dio Vishnu al quale è dedicato il tempio Dev Mandhir, nel quale anche i non praticanti del culto Brahmanico possono insolitamente accedere. Si ritorna quindi al punto di partenza salendo sulla "Montagna d’oro" prima del tramonto. Sotto alla montagna d’oro c’è Jae Fai, lo street food stellato Michelin dove si potrà ammirare Miss Fai ai fornelli mentre prepara i suoi succulenti piatti. Per chi desidera assaggiare la sua cucina, la guida potrà aiutare per la prenotazione del tavolo (non garantiamo disponibilità posti, food cost non incluso). Cena libera e pernottamento.

8° giorno: Bangkok
Prima colazione in hotel e partenza per il Bangkok full day tour dal proprio hotel di Rattanakosin. La giornata inizia con la visita al Royal Grand Palace, la residenza reale edificata alla fine del XVIII secolo al tempo in cui Bangkok diventò capitale del Siam. Il Grand Palace fu residenza Reale e sede di governo del Regno fino al 1925 ed al suo interno include il “Wat Phra Kaew”, il tempio dove viene custodito il celebre Buddha di smeraldo, uno degli emblemi più rappresentativi della casata Reale. Questa statua ha una storia millenaria e la leggenda racconta che provenga dall’India. Arrivato nel sud-est asiatico attraverso i Khmer di Angkor, il Buddha di smeraldo giunse in seguito nel regno di Lanna (odierna Thailandia del Nord), quindi a Luang Prabang ed infine a Vientiane, nell’odierno Laos, da dove I Siamesi se ne impossessarono durante l’invasione della città del 1779. La parte visitabile del Grand Palace include inoltre i complessi noti come Gruppo Montien, un tempo residenza privata dei re e che oggi contiene le ceneri di diversi re della dinastia attuale, la sala delle udienze Dusit Maha Prasat e la sala del trono Chakri. I primi due complessi appartengono al progetto originale mentre il Chakri è molto più recente. Fu infatti progettato da architetti inglesi su ordine di re Rama V alla fine del XIX secolo. Il complesso Chakri è visitabile solo esternamente mentre Il Dusit ed il Montien sono occasionalmente visitabili anche all’interno (possibilità di accedere non garantita). Pranzo in ristorante locale. Visita al celebre Wat Pho, il monastero Buddista più antico della città. All’interno del sacro “Bot” una venerata immagine del Buddha è difesa da ben due cinta murarie. Dietro ad esso si stagliano quattro mastodontici stupa campaniformi che custodiscono parte delle ceneri dei primi re della dinastia attuale. Ma il Wat Pho è soprattutto noto ai turisti internazionali per custodire all’interno del proprio “Wiharn” una gigantesca statua del Buddha in posizione reclinata. La gigantesca statua simboleggia la maestosità che il Buddha assume quando il male si presenza al suo cospetto ed è collegata ad una leggenda strettamente appartenente all’evoluzione che il Buddismo ha avuto nel sud-est asiatico. Non esistono infatti tracce di questa leggenda nel subcontinente indiano. Nel Wat Pho si trova anche la sede della più antica scuola di massaggi Thai. Si attraversa quindi il fiume Chao Praya a bordo dei ferry in servizio regolare fino a raggiungere uno dei landmark più noti della città: il Wat Arun (Tempio dell’Aurora), il monastero la cui gigantesca pagoda costituisce l'immagine per antonomasia di Bangkok. Il Wat Arun si trova a Thonburi, città oggi parte dell’agglomerato urbano di Bangkok ma appunto dislocata sulla sponda opposta del fiume. Dopo la distruzione di Ayutthaya ad opera dei Birmani nel 1767, Thonburi divenne per breve tempo la capitale del Siam fino alla fondazione dell’odierna Bangkok nel 1782 ad opera del re Rama I. Durante questo breve periodo il re Taksin scelse il Wat Arun come tempio di Stato. Il complesso venne quindi espanso nel corso del secolo successivo quando la pagoda centrale raggiunse la possente altezza odierna. La pagoda rappresenta il Monte Meru, il centro l’universo. Ultima tappa presso il Wat Traimit (Tempio del Budda d’Oro), che contiene al suo interno un’imponente statua del Buddha in oro massiccio, la più grande del mondo. Rientro in hotel previsto nel pomeriggio. Cena libera e pernottamento.

9° giorno: Bangkok - Ayutthaya - Bangkok
Prima colazione in hotel e partenza per Ayutthaya, città capoluogo dell’omonima provincia alle porte di Bangkok, un tempo regina indiscussa dell’intera penisola indocinese per oltre quattrocento anni, dal XIV fino al XVIII secolo. Varie rovine delle costruzioni dell’antica città sorgono oggi nel cuore del nuovo insediamento urbano. Tra le più mastodontiche ed appariscenti è il Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da 3 gigantesche pagode campaniformi. Risale al periodo stilistico intermedio di Ayuttaya (fine XV secolo) fortemente influenzato dallo stile di Sukhothai. L’attiguo Wat Mongkhon Bophit cela una statua del Buddha in posizione seduta di gigantesche dimensioni. Una delle rovine più note ai turisti internazionali è il Wat Mahathat. La testa in pietra di una statua sacra distrutta durante l’invasione birmana del XVIII secolo è infatti oggi intrappolata tra le radici di un grande salice e costituisce il punto più fotografato di Ayuttaya. Dal punto di vista architettonico questa rovina è invece importante per appartenere al primo periodo stilistico ispirato al “Phrang” Cambogiano di Angkor. È infatti una delle costruzioni più antiche di Ayuttaya e databile all’inizio del XIV secolo. Un tempo era sicuramente una delle più sacre in quanto custodiva reliquie del Buddha. Proseguimento verso località di Nonthaburi sulle rive del fiume Chao Praya ed mbarco a bordo della Pearl Cruise. Buffet lunch a bordo e navigazione di rientro a Bangkok che si estenderà per circa due ore. Arrivo al molo fluviale di Bangkok e trasferimento all’hotel fornito dalla compagnia di navigazione. Cena libera e pernottamento.

10° giorno: Bangkok - Mercato ferroviario e galleggiante - Fiume Kwai
Prima colazione in hotel e partenza per la città capoluogo di Samut Songkhram strategicamente dislocata sull’estuario del leggendario fiume Kwai, teatro durante la Seconda Guerra Mondiale di cruciali scontri tra i giapponesi e le forze alleate culminati con la costruzione della storica ferrovia di guerra. Nel suo basso corso, il Kwai è noto come “Maekhlong”. A Samut Songkhram termina anche una linea ferroviaria secondaria proveniente da Bangkok. Sfruttando il terreno demaniale adiacente alla linea concesso dalle autorità locali, i venditori ambulanti hanno qui costituito un curioso mercato esponendo le loro merci sopra le rotaie. Questa particolarità non è sfuggita ai curiosi turisti che amano ammirare il rapido ricollocamento delle merci in occasione dei passaggi del treno. Si prosegue per il vicino mercato galleggiante di Damnern Saduak, celebre tra i turisti internazionali, nelle fertili pianure della provincia di Ratchaburi. La visita avrà inizio percorrendo i canali rurali esterni a bordo delle tipiche motolance note come “long tail boats”. Tempo libero per la visita del mercato e pranzo in ristorante panoramico. Proseguimento verso la provincia di Kanchanaburi, le cui aspre e selvagge montagne segnano il confine naturale con la vicina Birmania. Tra esotici paesaggi dominati dalla jungla qui scorrono i due affluenti principali del Kwai: rispettivamente il “Kwai Noi” ed il “Kwai Yai”. Si giungerà fino alla stazione ferroviaria di Tham Krasae, posta su un alto e scenico dirupo a picco sul fiume. Visita alla piccola grotta locale che custodisce un tempio buddista ed a seguire partenza a bordo dell’antico treno per percorrere alcuni viadotti ferrati che si inerpicano sulle ripide pareti della montagna, costeggiando il “Kwai Noi”. Si scenderà alla stazione di Tha Kilaen proseguendo poi in auto verso l’alto corso del “Kwai Noi” fino al molo di imbarco del Resotel, un resort posto sulle rive del fiume, circondato dalla jungla e da alte montagne. Il Resotel è raggiungibile esclusivamente per via fluviale. Si navigherà a bordo delle long tail boats (qualora vengano confermate strutture diverse dal River Kwai Resotel, l’arrivo in hotel potrà avvenire in auto o per via fluviale in base all’hotel confermato). Sistemazione in camera, cena al resort e pernottamento.

11° giorno: Fiume Kwai - Parco Nazionale Sai Yok - Bangkok
Dopo colazione trasferimento fluviale di rientro al porto di imbarco e proseguimento per via stradale per il Parco Nazionale Sai Yok Yai, noto per le sue piccole ma graziose cascate. Successiva navigazione a bordo di una grande chiatta in legno che verrà trainata sotto le cascate per una divertente e rinfrescante doccia (portate il costume da bagno). Rinfresco a bordo in corso di navigazione a base di caffè e frutta fresca. Al termine si lascerà il parco in auto per iniziare il percorso di rientro a Bangkok. Tappa presso il capoluogo di Kanchanaburi per la visita del celebre “Ponte sul fiume Kwai”, parzialmente distrutto al termine della guerra e oggi riportato alla forma di un tempo. Visita in loco e pranzo al ristorante galleggiante situato sotto il ponte. Arrivo a Bangkok nel pomeriggio e proseguimento per la tappa successiva.

Sistemazioni Previste -

Chiang Mai: De Lanna Hotel

Chiang Dao: The View Chiang Dao

Thaton: Saranya River House

Mae Salong Nai: Ahsa Farmstay

Bangkok (Rattanakosin): Ayathorn Hotel

Fiume Kwai: River Kwai Resotel

 

a partire da

€ 2.144

Quota individuale. Voli non inclusi.

 


*campi obbligatori



CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679, la informiamo che il Titolare del Trattamento è Uvet Viaggi Turismo S.p.A.




AGGIORNAMENTO INGRESSI IN MALESIA DAL 1 DICEMBRE 2023

MALAYSIA DIGITAL ARRIVAL CARD (MDAC)

con decorrenza 1 Dicembre 2023, l'Immigration Department of Malaysia ha attivato l'obbligo per tutti i visitator stranieri di registrarsi online tramite la MALAYSIA DIGITAL ARRIVAL CARD (MDAC) entro 3 giorni prima dell'ingresso nel paese. Vediamo come funziona:

1️⃣step 1: entrare nel sito: https://imigresen-online.imi.gov.my/mdac/main

2️⃣step 2: clicca 'REGISTER' e compilare tutti i campi richiesti

3️⃣step 3: a registrazione avvenuta, viene rilasciato un PIN, si consiglia di fare una foto al PIN.

4️⃣non si deve stampare nulla, basta mostrare il passaporto come sempre alla dogana (che deve sempre avere 6 mesi di validità residua).

per ulteriori informazioni:

https://eapp.imi.gov.my

https://www.imi.gov.my

fonte: © 2023 Corporate Communication Unit | IMMIGRATION DEPARTMENT OF MALAYSIA


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