testata Thailandia Dinamica Inverno

Thailandia

Thailandia Dinamica e Solidale

Tour Thailandia

13 GIORNI / 12 NOTTI

TOUR DI GRUPPO

GUIDA IN ITALIANO

Partenze

domenica da Bangkok

minimo 2 partecipanti

 

Pasti

12 colazioni, 11 pranzi, 3 cene

 

Il Meglio Del Tour

Soggiorno sul fiume Kwai

Walking tour a Chang Mai

Visita ad un centro Elefanti sostenibile

Attività solidali in una scuola orfanotrofio

Cooking Class a Mae Salong

Soggiorno nella Farmstay

 

1° giorno: Bangkok
Arrivo a Bangkok, trasferimento in hotel, pasti liberi e pernottamento

2° giorno: Bangkok - Fiume Kwai
Prima colazione in hotel e partenza per la città capoluogo di Samut Songkhram strategicamente dislocata sull’estuario del leggendario fiume Kwai, teatro durante la Seconda Guerra Mondiale di cruciali scontri tra i giapponesi e le forze alleate culminati con la costruzione della storica ferrovia di guerra. Nel suo basso corso, il Kwai è noto come “Maekhlong”. A Samut Songkhram termina anche una linea ferroviaria secondaria proveniente da Bangkok. Sfruttando il terreno demaniale adiacente alla linea concesso dalle autorità locali, i venditori ambulanti hanno costituito un curioso mercato esponendo le loro merci sopra le rotaie. Questa particolarità non è sfuggita ai curiosi turisti che amano ammirare il rapido ricollocamento delle merci in occasione dei passaggi del treno. Si prosegue per il vicino mercato galleggiante di Damnern Saduak, celebre tra i turisti internazionali, nelle fertili pianure della provincia di Ratchaburi. La visita avrà inizio percorrendo i canali rurali esterni a bordo delle tipiche motolance note come “long tail boats”. Tempo libero per la visita del mercato e pranzo in ristorante panoramico. Proseguimento verso la provincia di Kanchanaburi, le cui aspre e selvagge montagne segnano il confine naturale con la vicina Birmania. Tra esotici paesaggi dominati dalla jungla qui scorrono i due affluenti principali del Kwai: rispettivamente il “Kwai Noi” ed il “Kwai Yai”. Si giungerà fino alla stazione ferroviaria di Tham Krasae, posta su un alto e scenico dirupo a picco sul fiume. Visita alla piccola grotta locale che custodisce un tempio buddista ed a seguire partenza a bordo dell’antico treno per percorrere alcuni viadotti ferrati che si inerpicano sulle ripide pareti della montagna, costeggiando il “Kwai Noi”. Si scenderà alla stazione di Tha Kilaen proseguendo poi in auto verso l’alto corso del “Kwai Noi” fino al molo di imbarco del Resotel, un resort posto sulle rive del fiume, circondato dalla jungla e da alte montagne. Il Resotel è raggiungibile esclusivamente per via fluviale. Si navigherà a bordo delle long tail boats (qualora vengano confermate strutture diverse dal River Kwai Resotel, l’arrivo in hotel potrà avvenire in auto o per via fluviale in base all’hotel confermato). Sistemazione in camera, cena al resort e pernottamento.

3° giorno: Fiume Kway - Sai Yok - Bangkok
Colazione e trasferimento fluviale di rientro al porto di imbarco. Proseguimento per via stradale per il Parco Nazionale Sai Yok Yai, noto per le sue piccole ma graziose cascate. Successiva navigazione a bordo di una grande chiatta in legno che verrà trainata sotto le cascate per una divertente e rinfrescante doccia (portare il costume da bagno). Rinfresco a bordo in corso di navigazione a base di caffè e frutta fresca. Percorso di rientro in auto a Bangkok. Tappa presso il capoluogo di Kanchanaburi per la visita del celebre “Ponte sul fiume Kwai”, parzialmente distrutto al termine della guerra e oggi riportato alla forma di un tempo. Visita in loco e pranzo al ristorante galleggiante situato sotto il ponte. Arrivo a Bangkok nel pomeriggio (fortemente condizionato dalle condizioni del traffico). Arrivo previsto a China Town e sistemazione in hotel dislocato nel cuore della Yaowarat Road, una delle strade principali di China Town. Cena libera e pernottamento

4° giorno: Bangkok
Prima colazione e partenza per il Bangkok full day dal proprio hotel. Visita al Royal Grand Palace che includerà anche il celebre Wat Phra Kaew (Tempio del Buddha di smeraldo). La parte visitabile del Royal Grand Palace include gli edifici noti come Palazzo Montien, Palazzo Chakri e Palazzo Dusit. Di questi, il Palazzo Chakri è visitabile solo esternamente. Il Dusit ed il Montien sono occasionalmente visitabili anche all’interno (non garantita la visita). Pranzo in ristorante locale e visita al celebre Wat Pho, il monastero Buddista più antico della città e noto per custodire all’interno del proprio “Wihan” una gigantesca statua del Buddha reclinato. Qui si trova anche la sede della più antica scuola di massaggi Thai. Al termine della visita si attraverserà il fiume Chao Praya a bordo dei ferry in servizio regolare fino a raggiungere uno dei Landmark più noti della città: il Wat Arun (Tempio dell’Aurora), il monastero la cui gigantesca pagoda costituisce l'immagine per antonomasia di Bangkok. Edificato dal Re Taksin quale tempio della propria residenza reale durante la fine del XVIII secolo, il Wat Arun si trova a Thonburi, città oggi parte dell’agglomerato urbano di Bangkok ma dislocata sulla sponda opposta del fiume Chao Praya. Thonburi fu per alcuni decenni la capitale del Siam prima della fondazione dell’odierna Bangkok. Ultima tappa presso il Wat Traimit (Tempio del Budda d’Oro), che contiene al suo interno l’imponente statua del Buddha in oro massiccio, la più grande del mondo. Rientro in hotel, cena libera e pernottamento.

5° giorno: Bangkok - Ayutthaya - China Town - Chiang Rai
Prima colazione in hotel e partenza per Ayuttaya, oggi città capoluogo dell’omonima provincia alle porte di Bangkok ma un tempo regina indiscussa dell’intera penisola indocinese per oltre quattrocento anni, dal XIV fino al XVIII secolo. Varie rovine delle costruzioni dell’antica città sorgono oggi nel cuore del nuovo insediamento urbano. Tra le più mastodontiche ed appariscenti è il Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da 3 gigantesche pagode campaniformi. Risale al periodo stilistico intermedio di Ayuttaya (fine XV secolo) fortemente influenzato dallo stile di Sukhothai. L’attiguo Wat Mongkhon Bophit cela una statua del Buddha in posizione seduta di gigantesche dimensioni. Una delle rovine più note ai turisti internazionali è il Wat Mahathat. La testa in pietra di una statua sacra distrutta durante l’invasione birmana del XVIII secolo è infatti oggi intrappolata tra le radici di un grande salice e costituisce il punto più fotografato di Ayuttaya. Dal punto di vista architettonico questa rovina è invece importante per appartenere al primo periodo stilistico ispirato al “Phrang” Cambogiano di Angkor. È infatti una delle costruzioni più antiche di Ayuttaya e databile all’inizio del XIV secolo. Un tempo era sicuramente una delle più sacre in quanto custodiva reliquie del Buddha. Appartiene invece al tardo terzo periodo (inizio XVII secolo) il Wat Chai Wattanaram, la cui possente rovina a torre centrale con quattro torri satellite si affaccia oggi sul corso del fiume Chao Praya. Questo stile è contrassegnato dal ritorno delle forme cambogiane, ora però riviste in chiave locale. Rientro a China Town e partenza del walking tour dallo Shanghai Mansion Hotel, dislocato nel cuore della Yaowarat Road, una delle strade principali della China Town di Bangkok. Prima tappa lungo la Charoen Krung Road, la parallela della Yaowarat, dove si trova il cuore spirituale del quartiere attorno al quale China Town è sorta: il tempio Wat Mangkhorn Kamalawat, all’interno del quale vengono venerate varie divinità Confuciane, del Buddhismo Mahayana e del Buddhismo Tantrico. Il Wat Mangkhorn è di vaste dimensioni e viene visitato circolando in senso orario per raggiungere in ordine i santuari delle varie divinità. Ma il Wat Mangkhorn non è solo un luogo di preghiera per i laici. Qui si trova infatti una importante residenza e scuola per i monaci. A seconda del ciclo dello zodiaco cinese, le persone nate in anni simboleggiati da animali in conflitto con l’animale dell’anno corrente devono neutralizzare l’effetto negativo del “Chong”, quantificato in base ai rapporti conflittuali tra i vari animali. All’ingresso i visitatori verranno muniti di apposite cartelle assegnate in base al proprio “Chong”. Durante il percorso all’interno del tempio, l’utilizzo di queste cartelle in combinazione con le divinità specifiche per ogni individuo neutralizzeranno il “Chong”. Pranzo in un noto food stall locale dove si assaggia il prelibato "Geuy Jab", una particolare varietà di Chinese Noodle preparato con larghe tagliatelle di riso attorcigliate al fine di assumere una notevole consistenza. Dalla parte opposta della strada si trova il mercato del fresco. Sono esposti in vendita gli esotici ingredienti della cucina cinese, tra i quali i cetrioli di mare amati dai cinesi di Bangkok, ma anche castagne cinesi e vari altri tipi di frutta secca ed essiccata ed ovviamente varie qualità di thè e tantissime spezie! Visita ad un antico negozio di spezie. Al mercato ci saranno inoltre varie opportunità per assaggi di cibi locali, molti dei quali costituiscono un originale mix tra cucina thai e cinese altrove irreperibili! Tra questi i tipici bocconcini i vari tipi di Dim Sum che a Bangkok assumono un distintivo sapore locale. Si potrà assaggiare anche un prelibato succo di melograno. Si raggiungerà quindi la Yaowarat Road dove si trova il grande mercato all’ingrosso specializzato in frutti di mare e da qui ad una rinomata bakery per assaggiare il tipico ‘mooncake’ cinese. Prossima tappa in una casa di thè per alcuni assaggi. La giornata si chiuderà all’insegna della medicina cinese a base di erbe. In un ricco e rifornito emporio locale di erbe medicinali si apprezzeranno varie tecniche curative basate sull’utilizzo terapeutico del Ginseng. Al termine delle visite diretto trasferimento all'aeroporto Don Muang e volo per Chiang Rai. Arrivo a Chiang Rai, incontro in aeroporto con nostro incaricato e trasferimento all’hotel. Cena libera e pernottamento.

6° giorno: Chiang Rai
Prima colazione in hotel e partenza per le visite della giornata. In mattinata si raggiunge Triangolo d’Oro, il punto geografico posto lungo le acque del fiume Mekong dove la Thailandia incontra il Laos e la Birmania; noto fin dai tempi in cui i sopracitati scambi commerciali erano legati all’oppio. Si visiterà il locale museo che ripercorre la storia della coltivazione del papavero e della produzione dell’oppio. Il punto d’incontro dei fiumi sarà ammirato dalla sommità della collina che ospita l’antico luogo di culto oggi noto come Phrathat Doi Pu Khao. Da qui si costeggia quindi il grande Mekong in direzione Est. Alla propria sinistra si potranno ammirare panoramiche sulle montagne laotiane. La cittadina fluviale di Chiang Saen fu nell’antichità la prima capitale del regno Lanna del nord. Qui oggi si possono ammirare alcune rovine dell’epoca. Il Wat Phrathat Chedi Luang era un tempio Hinayana con una colossale piramide peculiarmente a base ottagonale. A Chiang Saen si trova anche uno dei più grandi e ricchi mercati permanenti della regione. Si giunge quindi ad un villaggio di etnia Thai Leu dove le donne anziane ancora sono dedite all’antica e tradizionale arte della tessitura, che praticano con grandi e rudimentali telai in legno. Il ricamo Thai-Leu è considerato uno dei più pregiati nonchè uno dei più difficili da realizzare, richiedendo un tempo di tessitura molto prolungato. La maggioranza delle donne lavora indipendentemente nelle proprie case ma per le più povere e bisognose, una sorta di consorzio locale mette a loro disposizione i telai appartenenti alla comunità e che si trovano nel locale centro di tessitura. Qui con un po’ di fortuna se ne potranno ammirare in folto numero contemporaneamente al lavoro. Per le loro produzioni, le donne Thai-Leu coltivano in proprio il cotone necessario. Le piantagioni sono dislocate dietro al villaggio ed il cotone viene raccolto nel mese di novembre. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio si rientra verso la città di Chiang Rai effettuando un’ultima tappa all'appariscente Wat Rong Seua Ten, o “Tempio Blu”, opera contemporanea dell’artista Putha Kabkaew ed allievo del maestro Chalermchai. Effetti psichedelici, colossali statue raffiguranti inquietanti “Yak”, i demoni buddisti, e animali mitologici quali il “Makara”, catturano l’attenzione del visitatore. Rientro in hotel al termine delle visite, cena libera e pernottamento.

7° giorno: Chiang Rai - Chiang Mai
Prima colazione in hotel e partenza verso sud. Si incontrerà una celebre realizzazione artistica del maestro Chalermchai, il più acclamato artista contemporaneo del paese, che ripropone il messaggio buddista dei cicli vitali del Samsara in chiave moderna all’interno di una monumentale ed affascinante installazione ispirata alle forme del tempio Lanna del nord. Le sue vaste proporzioni e le fastose rifiniture ne fanno oggi uno dei luoghi più fotografati dai turisti internazionali, che conoscono questo luogo come il ‘"tempio bianco". Nella tarda mattinata si giungerà a Chiang Mai, l’antica capitale del regno Lanna e oggi città principale del Nord della Thailandia. Secoli or sono, al termine di un lungo periodo di meditazione, il monaco Phra Intha rientrò nella sua città di Chiang Mai portando con sé un ombrello di carta, uno tra i pochi, indispensabili oggetti concessi agli eremiti durante gli esercizi spirituali nella foresta. La comunità monastica di Chiang Mai si fece promotrice della sua produzione, spingendo gli artigiani locali a coltivare il gelso per produrre la carta. In poco tempo, il villaggio di Bo Sang alle porte della città dette vita ad una economia trasmessa di padre in figlio fino ai nostri giorni. Visita ad un moderno centro di produzione degli ombrelli di carta nonché ad un centro artigianale della seta, altro prodotto tipico di Chiang Mai. Pranzo in ristorante locale. La città di Chiang Mai è adagiata su di una larga vallata delimitata ad est dall’imponente monte Doi Suthep che sale fino a 1600 mt. È qui che si salirà nel pomeriggio per raggiungere uno dei santuari più celebri e sacri dell’intero paese: il Wat Phrathat Doi Suthep, edificato a oltre 1000 m. di altitudine. La leggenda racconta che il luogo della sua costruzione venne indicato dall’errare di un mitologico elefante bianco che sul suo dorso trasportava una sacra reliquia del Buddha. La reliquia venne sepolta dove oggi si trova l’imponente Chedi dorato al centro del santuario, una delle immagini religiose più ricorrenti della Thailandia. Al termine delle visite, trasferimento in hotel per la cena libera ed il pernottamento.

8° giorno: Chiang Mai 
Prima colazione in hotel e partenza per la visita di Chiang Mai attraverso due walking tours. Gli spostamenti tra l’hotel e le aree visitate avverranno a bordo dei locali “Rot Daeng”, piccoli camioncini adibiti al trasporto pubblico. Si parte dalla sponda esterna del fiume Ping raggiungendo un’area che nel periodo coloniale vide l’insediamento di molti commercianti occidentali e di vari paesi asiatici dediti all’esportazione dei celebri prodotti artigianali di Chiang Mai. Questo quartiere è oggi abitato dalla cosiddetta “Ket Community”, un crogiuolo di etnie, mentre l’architettura mostra ancora alcune residenze dell’epoca edificate in stili ibridi. Qui si trova anche il Wat Ket Karam, uno dei templi più antichi di Chiang Mai, che offre al visitatore alcune soluzioni architettoniche di grande pregio. Tra queste uno stupendo tetto dorato edificato su ben cinque livelli sovrapposti. Si attraversa quindi a piedi il Chansom Memorial Bridge fino a giungere al Warorot, il mercato tradizionale più grande e conosciuto di Chiang Mai. Qui si trova ogni bene in vendita. Noto e pittoresco il reparto dedicato al commercio dei fiori. Su richiesta e tempo permettendo sipotrà partecipare ad una breve dimostrazione di composizione delle tradizionali ghirlande di fiori che rappresentano uno degli aspetti culturali più tipici del paese. Una delle strade del mercato di Warorot è anche ricca di venditori di oggetti artigianali provenienti dalle tribù delle montagne. Sono gli stessi artigiani dei villaggi tribali che producono e vendono i loro prodotti al mercato. Gli acquirenti sono in prevalenza tribali a loro volta. Il grande mercato di Warorot confina con l’antico complesso templare del Wat Saen Fang che sarà attraversato fino a raggiungere la Tapae Road, la grande arteria che taglia la città di Chiang Mai da Est a Ovest e conduce alla celebre Pratu Tapae, la porta Est dell’antico nucleo storico che sarà raggiunto ancora a bordo dei ‘Rot Daeng’. Pranzo presso una trattoria tipica del centro con piatti a base della cucina Lanna del Nord ed a seguire visita a piedi della città antica. Si partirà dal Wat Phantao, tempio risalente al XIV secolo e tra i più begli edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ infatti (il luogo di preghiera dei fedeli) è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito. A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli. Si prosegue quindi per la piazza dislocata nel cuore del centro storico dove vengono rievocati la fondazione della città ed i suoi aspetti culturali più caratteristici. Al centro della piazza si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, all’interno di un edificio edificato in stile coloniale, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi dei popoli del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio più antico e forse più affasciante dei 119 luoghi di culto racchiusi tra le antiche mura. Si tratta del Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. Sull’angolo nord-ovest della piazza si trova invece il complesso del Chuan Chom, non lontano dal palazzo che nel XIX secolo assunse la funzione di carcere femminile della città. Si è conservata fino ad oggi la tradizione che diverse ex-detenute trovassero impiego in questo complesso come massaggiatrici. Il complesso è anche dotato di bar e ristorante. A richiesta e a seconda della disponibilità da verificare al momento, i partecipanti potranno provare il massaggio delle ex-detenute (massaggio ed eventuali consumazioni facoltative e non incluse nella quota del tour). Rientro in hotel per la cena libera ed il pernottamento.

9° giorno: Chiang Mai - Chiang Dao: Centro Elefanti sostenibile, Villaggi tribali
Prima colazione in hotel e partenza verso le montagne a nord della città. Immerso in un esotico paesaggio montano si trova uno dei rarissimi centri approvati dalle associazioni animaliste dove poter entrare a contatto con gli elefanti. I canoni per il rispetto di questi giganti prevedono che gli avventori possano avvicinarsi a loro, seguirli nella jungla e studiare le loro abitudini alimentari e le loro tecniche di sopravvivenza nell’habitat naturale. Non è invece contemplato il contatto fisico con l’animale o l’entrare a stretto contatto con loro. Si trascorre al centro l’intera mattinata. Esperte guide locali conducono i visitatori nella jungla seguendo gli elefanti da debita distanza impartendo spiegazioni dettagliate sui loro stili di vita. Pranzo al centro e nel pomeriggio si prosegue ancora verso nord fino a giungere nella grande vallata alle pendici del Doi Luang Chiang Dao, la terza montagna più alta della Thailandia e dalla forma inconfondibile. Il possente massiccio si eleva infatti dalla vallata, a 500 mt sul livello del mare, salendo verticalmente a formare enormi pareti che terminano in una serie di picchi a cuspide i più alti dei quali sfiorano i 2200 metri. Le pendici di questo colosso naturale sono punteggiate da villaggi tribali abitati da genti di varie etnie. Negli ultimi due secoli le montagne del Nord della Thailandia hanno costituito la destinazione finale delle migrazioni di vari popoli dalle diverse origini. Etnie delle montagne quali Karen, Palaung, Thai Yai, Akha, Lisu, Hmong e Lahu sono giunte fino a qui dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya. Nel pomeriggio si potranno esplorare alcuni di questi villaggi. Di particolare interesse le comunità Palaung che avendo seguito una cultura di isolamento hanno conservato meglio di altre le proprie identità peculiari. I Lisu sono invece un popolo fiero ed altresì ospitale. Gli Akha sono tra le comunità più predisposte al commercio ed al contatto con l’esterno. I loro abiti tradizionali sono tra i più ricchi ed appariscenti. Sistemazione in hotel, cena libera e pernottamento.

10° giorno: Chiang Dao - Thaton: Mercato di Chiang Dao, scuola orfanotrofio, grotte Chiang Dao
Prima colazione e partenza per recarsi al mercato di Chiang Dao, punto di riferimento per gli abitanti dei villaggi tribali circostanti. Nelle prime ore del mattino le vie del mercato si colorano del giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero dei Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. Dai villaggi i venditori scendono a piazzare i loro prodotti agricoli per monetizzare gli importi occorrenti per acquistare a loro volta i beni che non producono in proprio. È questo un sistema di scambio più elaborato del baratto e che non vincola le comunità montane ad un’economia di sussistenza. Qui si potrà fare provvista di cibo da donare alla scuola-orfanotrofio situata tra le alte vette sommerse dalla jungla più fitta. I partecipanti potranno dividersi i compiti per aiutare la cuoca. Se lo desiderano, potranno mangiare assieme ai bambini (in alternativa è possibile pranzare presso un locale homestay posto in posizione panoramica sui dirupi del Monte Chiang Dao). Il pomeriggio sarà dedicato alla visita delle Grotte Chiang Dao note per la ricchezza e bellezza di gigantesche stalattiti. Le grotte celano anche luoghi di culto centenari. Ultimo trasferimento di giornata in direzione di Thaton, un remoto distretto nel profondo nord del paese e luogo di intensi scambi culturali grazie alla prossimità alla Birmania. Thaton corre infatti lungo la linea di confine tra i due paesi, qui geograficamente collegati tra loro attraverso le acque del fiume Maekok che scende dalla Birmania solcando strette vallate tra le montagne fino a giungere a Thaton e alla Thailandia. Sistemazione in un informale resort posto in prossimità del piccolo centro abitato. Cena libera e pernottamento.

11° giorno: Thaton - Mae Salong
Prima colazione in hotel e partenza per le visite della giornata. Le montagne che dividono Thailandia e Birmania saranno le protagoniste della giornata. Nella prima mattinata si risale il fiume Maekok a bordo di una “long tail boat”, strette imbarcazioni in legno a motore capaci di sfrecciare ad alta velocità anche con basse profondità, fino a raggiungere il punto di confine tra i due paesi. A seguire si salirà sulle montagne proseguendo in direzione nord-est e costeggiando il confine. Oltre alle popolazioni tribali, oggi si incontrano anche i protagonisti dell’ultima grande migrazione verso queste terre che risale alla metà del XX secolo: i cinesi nazionalisti seguaci di Chiang Kai-shek fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Migrando, hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo. La montagna del Mae Salong è famosa per il tè cinese. Le coltivazioni sono in prevalenza della qualità Oulong, a pianta bassa, ma occasionalmente si possono incontrare anche le secolari piante di Assam ad alto fusto. Saliti in quota, si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio creando un effetto visivo di forte effetto. Presso i villaggi Akha arroccati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante birmano del confine. Pranzo in un informale ristorante locale sul monte Mae Salong. Al termine delle visite si scenderà verso valle fino ad incontrare una zona collinare ai piedi delle grandi montagne. Qui si trova l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere. In serata, cena a base di street food in compagnia della guida presso il mercato del piccolo centro montano di Mae Salong Nai. Pernottamento in Farmstay.

12° giorno: Mae Salong
Colazione tribale al farmstay a base di prelibatezze locali. A seguire, visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali dell’Ahsa si distingue l’albero del caucciù. Il fattore ci mostrerà come estrarre la gomma naturale dalla corteccia. A seguire, apprendimento delle tecniche di semina o raccolta del riso a seconda della stagione (abbigliamento consono fornito in loco). Si potrà poi provare la sauna che i locali praticano all’interno di gabbie per galli da combattimento convertiti per l’occasione. Pranzo in ampli padiglioni che sovrastano i campi di riso. Nelle prime ore del pomeriggio si potrà scegliere di rilassarsi oppure si potrà percorrere un percorso nella jungla che conduce fino ad un villaggio tribale Akha. Si tornerà quindi al vicino mercato per acquistare gli ingredienti per la cena a base di pietanze tribali Akha che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Cena a base delle pietanze preparate e pernottamento.

13° giorno: Mae Salong - Chiang Rai
Prima colazione in hotel e trasferimento in aeroporto.

Sistemazioni Previste -

Bangkok: Holiday Inn Silom

Fiume Kwai: River Kwai Resotel

Bangkok (China Town): Shangai Mansion

Chiang Rai: Nai Ya hotel

Chiang Mai: De Lanna Hotel

Chiang Dao: The View Chiang Dao

Thaton: Saranya River House

Mae Salong: Ahsa Farmstay

 

a partire da

€ 2.491

Quota individuale. Voli non inclusi.

 


*campi obbligatori



CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679, la informiamo che il Titolare del Trattamento è Uvet Viaggi Turismo S.p.A.




AGGIORNAMENTO INGRESSI IN MALESIA DAL 1 DICEMBRE 2023

MALAYSIA DIGITAL ARRIVAL CARD (MDAC)

con decorrenza 1 Dicembre 2023, l'Immigration Department of Malaysia ha attivato l'obbligo per tutti i visitator stranieri di registrarsi online tramite la MALAYSIA DIGITAL ARRIVAL CARD (MDAC) entro 3 giorni prima dell'ingresso nel paese. Vediamo come funziona:

1️⃣step 1: entrare nel sito: https://imigresen-online.imi.gov.my/mdac/main

2️⃣step 2: clicca 'REGISTER' e compilare tutti i campi richiesti

3️⃣step 3: a registrazione avvenuta, viene rilasciato un PIN, si consiglia di fare una foto al PIN.

4️⃣non si deve stampare nulla, basta mostrare il passaporto come sempre alla dogana (che deve sempre avere 6 mesi di validità residua).

per ulteriori informazioni:

https://eapp.imi.gov.my

https://www.imi.gov.my

fonte: © 2023 Corporate Communication Unit | IMMIGRATION DEPARTMENT OF MALAYSIA


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